I Beat Happening sono la semplicità fatta musica. Ogni dettaglio è un po' naif ed è giusto che sia così. La band prende forma ad Olympia, Washington nel 1983 da un'idea di Calvin Johnson, fondatore della K records e redattore della fanzine Sub pop (poi nota etichetta discografica indipendente). In un primo momento a Johnson si uniscono Heather Lewis e Laura Carter. Successivamente entra nel gruppo Bret Lunsford in sostituzione della Carter. L'obiettivo è chiaro fin dall'inizio, fare di testa propria, alla ricerca di una via personale scanzonata e fuori dagli schemi del music business, all'insegna del "do it yourself".
Nessun ruolo è predefinito, i componenti si scambiano strumenti e funzioni, e sembrano divertirsi da matti, alla faccia nostra che stiamo ancora discutendo tra mille paranoie mentali la questione annosa e noiosa "tecnicismo o minimalismo". Agli inizi il terzetto frequenta esclusivamente i caffè locali e luoghi universitari, dopo la prima registrazione autoprodotta "Beat Happening" (1984) si trasferisce a Tokyo e registra una seconda produzione "Three Tea Breakfast".
Nel 1985 arriva il momento del grande passo, esce l'omonimo album di debutto prodotto da uno dei pilastri della scena underground, Greg Sage dei Wipers.
Più che un disco, un manifesto di leggerezza dell'essere e spensieratezza. Canzoni brevi, tra i due- tre minuti, basate essenzialmente su voce, percussioni e chitarra, mostrano il fascino nascosto di tre accordi. Le capacità intuitive di Johnson scacciano via il fantasma della banalità in un soffio. Il risultato finale prevede nove composizioni (alcune solo voce e percussioni come "In love with you thing"), poesie pop della genuinità e del divertimento. La forza della band è racchiusa nella differenza tra semplicità e semplicismo. L'immediatezza di una sensazione è nell'abilità della sintesi, tre parole, una voce e una melodia coinvolgente. E avrete "il sorprendente esordio dei Beat Happening".
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Beat Happening con Bonus tracks
6 commenti:
beat e leggerezza lodi, lodi, lodi a questo post!!! La voce strascicata e metallica è fantastica.
Grazie Cirano :).
grandi,me li ricordo con simpatia,su k records mi ricordo un disco di beck one foot in the grave fantastico!!!1
Eh sì,molto spontanei e genuini. I primi due album (Beat Happening e Jamboree) sono i miei preferiti.
Sto ascoltando adesso You Turn Me On (tra l'altro prodotto da uno dei Young Marble Giants), devo dire che mi sta piacendo parecchio.
Benone :).
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