giovedì 22 settembre 2011

In Time :The Best of R.E.M. 1980- 2011

Ieri ero confusa e lo sono ancora oggi.Ma mi sento di fare un breve discorso per ricordare come si deve gli R.E.M.Spesso i detrattori della band adducono come critica, la frase, un po' banale e ritrita " gli R.E.M. hanno fatto album sempre uguali".Ok, forse non hanno mai osato, ma in quante band l'hanno fatto.Non ci sono stati cambiamenti radicali o cambi di rotta particolari, eppure ogni disco prodotto dalla premia ditta Stipe, Buck, Mills e Berry (fino al 1997) ha una propria identità ben delineata e riconoscibile.Il primo ep "Chronic Town" e i primi due album, Murmur e Reckoning, sono indissolubilmente legati ai primi anni ottanta, si assapora quel richiamo ingenuo all'infanzia/ giovinezza, gli r.e.m. sono ancora dei bambini, "fanno i primi passi e cominciano a parlare": enigmatici e criptici sul profilo dei testi, estremamente comunicativi, musicalmente parlando.Nel 1985 registrano"Fables of the reconstruction" nella Londra dark-wave con nuovo produttore al seguito, abbandonano la coppia Easter /Dixon e scelgono Joe Boyd (collaboratore di Nick Drake).Paradossalmente cambiando produttore, abbandonano la spontaneità degli esordi (Reckoning era stato registrato in due settimane).Le melodie ed armonie semplici ed efficaci, punto di forza dei primi dischi, lasciano spazio a soluzioni cupe ed ostiche.Ne esce un disco oscuro, diapositiva istantanea dello stato d'animo dei componenti, spaesati in una Londra grigia e piovosa, lontana anni luce dal sud degli Stati Uniti.E come ogni poeta in terra straniera, Stipe ricorda la sua Athens, e lo fa nel suo stile, descrivendo i personaggi più strani: il vecchio artista Kensey ("Old man kensey) e Wendell Gee, venditore di auto usate di Pendergrass. Nel 1986 gli R.E.M. si lasciano alle spalle le sperimentazioni dark di Fables, pubblicando Lifes Rich Pageant, un disco dalle forti radici rock, registrato, non a caso, a Bloomington (Indiana, USA), città del rocker John Cougar Mellencamp.Si intravedono i primi segnali di una futura maturità compositiva, completa nel disco successivo, "Document".Nel 1988 è inevitabile l'ascesa del gruppo alle luci di ribalta, da un'etichetta underground (la I.R.S. di Copeland) il gruppo passa a una major discografica, la Warner.Poteva essere la fine di un sogno ed invece fu l'inizio di una nuova era: l'indie rock americano da anni confinato nelle college radio ottiene il successo che si merita, senza per questo motivo assoggettarsi alle stupide logiche del music business.Album come "Green", "Automatic for the people", "New adventures in hi-fi" sono fulgidi esempi di come si possa rimanere se stessi, cambiando e crescendo.Non mancano i passi falsi *, Out of time (1991) e Around the sun (2004), ma come dice un detto popolare "sbagliando s'impara".


*Capisco che il termine "passo falso" non è il più adatto, quando si parla di R.E.M. è sempre fuorviante parlare di episodi meno riusciti.Ritengo che "out of time" sia un passo falso, non in termini strettamente musicali: non è un disco brutto, semplicemente lo sento lontano dalla natura, è un perfetto disco di "radio songs", piacevolissimo da ascoltare, ma dai R.E.M. mi aspettavo qualcosa di diverso.

E per  concludere in bellezza una  playlist con " il meglio di " dal 1980 ad oggi:


10.You
9.At my most beautiful
8.World Leader Pretend
7.The One I love
6.Perfect Circle
5.So. Central Rain

4. New Test Leper
3.Fall on Me
2.It's the end of the world
1.Nightswimming


11 commenti:

MrJamesFord ha detto...

Out of time un passo falso è da bottigliate, ma ti perdono lo stesso, giusto perchè loro a me sono sempre piaciuti in tutte le diverse incarnazioni musicali! ;)

Overthewall91 ha detto...

Ford, non so se hai letto nota in fondo in cui spiego cosa intendo per "passo falso" :).Grazie per il perdono :).

Disco Boomer ha detto...

Capisco il tuo sconforto. Li ho seguiti fino ad "Automatic for the people", li ho sempre considerati un gruppo di persone serie ed oneste, autori di grandi melodie pop e non solo, e, cosa da rimarcare, non sono finiti a baracconate come gli U2.

Overthewall91 ha detto...

Concordo ,non sono finiti come gli U2, e gliene sono grata :).Per una settimana non mi riuscirò a dare pace, ma prima o poi passerà.

pOpale ha detto...

Difficile playlist con solo 10 tracce. Ma So. Central Rain solo al 5 posto e niente Radio Free Europe? :)

face ha detto...

era giusto cosi' era venuto il momento,30 anni di cariera sono una cifra mostruosa .cè da esserne fieri.

Overthewall91 ha detto...

Eh, lo so pOpale, ne mancano tantissime, non c'era più posto :(.

Blackswan ha detto...

Splendido post,Over :)
Consolati pensando che i bei dischi restano a prescindere e che magari,fra qualche anno,ci sarà la classica reunion :)

Andrea Peviani ha detto...

Bottigliate anche da parte mia... Monster meglio di Out of time?

Overthewall91 ha detto...

Andrea, dove ho scritto che Monster è meglio di "Out of time"?.Ripeto, per passo falso non intendo dire che "Out of time" è un disco brutto, ma lo vedo semplicemente fuori dalla natura dei R.E.M., Out of time lo trovo un splendido album di radio songs, ma dal gruppo mi aspettavo qualcosa di diverso, tutto qua.Monster non l'ho proprio citato.Poi Andrea, credimi in un modo o nell'altro a me piacciono tutti gli album,magari qualcuno mi ha deluso, perché me lo aspettavo diverso in alcuni passaggi.

Overthewall91 ha detto...

Grazie Blackswan :).