Ieri ero confusa e lo sono ancora oggi.Ma mi sento di fare un breve discorso per ricordare come si
deve gli R.E.M.Spesso i detrattori della band adducono come critica, la frase,
un po' banale e ritrita " gli R.E.M. hanno fatto album sempre
uguali".Ok, forse non hanno mai osato, ma in quante band l'hanno fatto.Non
ci sono stati cambiamenti radicali o cambi di rotta particolari, eppure ogni
disco prodotto dalla premia ditta Stipe, Buck, Mills e Berry (fino al 1997) ha
una propria identità ben delineata e riconoscibile.Il primo ep "Chronic Town"
e i primi due album, Murmur e Reckoning, sono indissolubilmente legati ai primi
anni ottanta, si assapora quel richiamo ingenuo all'infanzia/ giovinezza, gli
r.e.m. sono ancora dei bambini, "fanno i primi passi e cominciano a
parlare": enigmatici e criptici sul profilo dei testi, estremamente
comunicativi, musicalmente parlando.Nel 1985 registrano"Fables of the
reconstruction" nella Londra dark-wave con nuovo produttore al seguito,
abbandonano la coppia Easter /Dixon e scelgono Joe Boyd (collaboratore di Nick Drake).Paradossalmente
cambiando produttore, abbandonano la spontaneità degli esordi (Reckoning era
stato registrato in due settimane).Le melodie ed armonie semplici ed
efficaci, punto di forza dei primi dischi, lasciano spazio a soluzioni cupe ed ostiche.Ne
esce un disco oscuro, diapositiva istantanea dello stato d'animo dei componenti,
spaesati in una Londra grigia e piovosa, lontana anni luce dal sud degli Stati
Uniti.E come ogni poeta in terra straniera, Stipe ricorda la sua Athens, e lo
fa nel suo stile, descrivendo i personaggi più strani: il vecchio artista
Kensey ("Old man kensey) e Wendell Gee, venditore di auto usate di
Pendergrass. Nel 1986 gli R.E.M. si lasciano alle spalle le sperimentazioni dark
di Fables, pubblicando Lifes Rich Pageant, un disco dalle forti radici rock,
registrato, non a caso, a Bloomington (Indiana, USA), città del rocker John
Cougar Mellencamp.Si intravedono i primi segnali di una futura maturità
compositiva, completa nel disco successivo, "Document".Nel 1988 è
inevitabile l'ascesa del gruppo alle luci di ribalta, da un'etichetta
underground (la I.R.S. di Copeland) il gruppo passa a una major discografica,
la Warner.Poteva essere la fine di un sogno ed invece fu l'inizio di una nuova
era: l'indie rock americano da anni confinato nelle college radio ottiene il
successo che si merita, senza per questo motivo assoggettarsi alle stupide
logiche del music business.Album come "Green", "Automatic for
the people", "New adventures in hi-fi" sono fulgidi esempi di
come si possa rimanere se stessi, cambiando e crescendo.Non mancano i passi
falsi *, Out of time (1991) e Around the sun (2004), ma come dice un detto
popolare "sbagliando s'impara".
*Capisco che il termine "passo falso" non è il più adatto, quando si parla di R.E.M. è sempre fuorviante parlare di episodi meno riusciti.Ritengo che "out of time" sia un passo falso, non in termini strettamente musicali: non è un disco brutto, semplicemente lo sento lontano dalla natura, è un perfetto disco di "radio songs", piacevolissimo da ascoltare, ma dai R.E.M. mi aspettavo qualcosa di diverso.
E per concludere in bellezza una playlist con " il meglio di " dal 1980 ad oggi:
10.You
9.At my most beautiful
8.World Leader Pretend
7.The One I love
6.Perfect Circle
5.So. Central Rain
4. New Test Leper
3.Fall on Me
2.It's the end of the world
1.Nightswimming
11 commenti:
Out of time un passo falso è da bottigliate, ma ti perdono lo stesso, giusto perchè loro a me sono sempre piaciuti in tutte le diverse incarnazioni musicali! ;)
Ford, non so se hai letto nota in fondo in cui spiego cosa intendo per "passo falso" :).Grazie per il perdono :).
Capisco il tuo sconforto. Li ho seguiti fino ad "Automatic for the people", li ho sempre considerati un gruppo di persone serie ed oneste, autori di grandi melodie pop e non solo, e, cosa da rimarcare, non sono finiti a baracconate come gli U2.
Concordo ,non sono finiti come gli U2, e gliene sono grata :).Per una settimana non mi riuscirò a dare pace, ma prima o poi passerà.
Difficile playlist con solo 10 tracce. Ma So. Central Rain solo al 5 posto e niente Radio Free Europe? :)
era giusto cosi' era venuto il momento,30 anni di cariera sono una cifra mostruosa .cè da esserne fieri.
Eh, lo so pOpale, ne mancano tantissime, non c'era più posto :(.
Splendido post,Over :)
Consolati pensando che i bei dischi restano a prescindere e che magari,fra qualche anno,ci sarà la classica reunion :)
Bottigliate anche da parte mia... Monster meglio di Out of time?
Andrea, dove ho scritto che Monster è meglio di "Out of time"?.Ripeto, per passo falso non intendo dire che "Out of time" è un disco brutto, ma lo vedo semplicemente fuori dalla natura dei R.E.M., Out of time lo trovo un splendido album di radio songs, ma dal gruppo mi aspettavo qualcosa di diverso, tutto qua.Monster non l'ho proprio citato.Poi Andrea, credimi in un modo o nell'altro a me piacciono tutti gli album,magari qualcuno mi ha deluso, perché me lo aspettavo diverso in alcuni passaggi.
Grazie Blackswan :).
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