“1979” insieme a “Perfect” è stata una delle prime canzoni
degli Smashing Pumpkins che ho ascoltato, ormai qualche annetto fa. Il tempo
non sembra però scalfire la bellezza del brano, vero e proprio inno
generazionale. E dire che in origine la canzone non doveva essere inclusa nel
terzo album della band: “Mellon Collie & the Infinite Sadness”. Al
termine delle session di registrazione del disco “1979” era ancora
lontano da essere il brano che tutti conosciamo, quando
arrivò il momento di fare la prima scrematura e scegliere le prime 40 canzoni, diventate poi le 28 da inserire nel doppio cd, il produttore
Flood, aka Mark Ellis (U2, PJ Harvey, Depeche Mode, Nine Inch Nails), non voleva
saperne di includere il brano, da lui considerato “non buono abbastanza”. Billy Corgan la pensava diversamente, egli sin dall’inizio nutriva
una sensazione istintiva nei confronti del brano ed desiderava includere il
brano su disco. Non si tirò di certo indietro, accettò
la sfida implicita di Flood, tra l’artista e il produttore si instaurò una
sorta di competizione, percepibile dalle parole dello
stesso Corgan: ”Sembrava quasi che avessi paura di andare dove la canzone mi
stava portando. E’ il genere di canzone che stavo pensando di fare nei primi
album, mi facevo domande se suonasse schifoso o meno. Non è la tipica canzone
alla Smashing Pumpkins. Così quando Flood esitava a inserirla nella tracklist,
mi infastidì. Pensai ' in nessun modo, cazzo, questa non è un’altra
canzone-elegantona.’ Mi spinse a completarla, provargli che si stava
sbagliando. Così quella notte scrissi il brano in quattro ore circa. Il giorno
seguente Flood la sentì e disse ‘E’ sull’album’. E nel 1996 “1979” viene
rilasciato addirittura come singolo con un ottimo successo di pubblico
(dodicesima posizione nella Billboard Hot 100 e prima posizione nella classifiche
rock) grazie allo splendido video di Jonathan Dayton e Valerie Faris (
già all’opera su Tongue dei R.E.M., Gift dei Jane’s Addiction e Pets dei Porn
for Pyros).
La clip realizzata a Los Angeles, ritrae un gruppo di ragazzi,
in giro per negozi, strade, campi, party ad assaporare la magia volatile della
gioventù. Un video in perfetta sincronia con il tema centrale di “Mellon Collie
& the Infinite Sadness”, l’addio alla giovinezza, come la descrive
Corgan, che afferma di stare per perdere la propria connessione con la
gioventù, di voler poter comunicare le emozioni provate da giovane,
ma che non è mai riuscito a esprimere in modo articolato. In particolare Corgan
si riferisce ai ricordi delle superiori, si ricorda di quando aveva
diciassette, diciotto anni, aveva la macchina e un lavoro, ma era ancora legato
alla scuola e alla famiglia. Un periodo carico di energia “sessuale”, ma senza
ancora nessuna prospettiva. Perché il brano si chiama 1979? Non c’è una ragione
precisa, è pura intuizione, tutta la canzone, secondo Corgan, è pura
intuizione.
6 commenti:
Sei una vera macchina del tempo, mi hai fatto tornare indietro di diversi anni e a grandi bevute di birra a un pub finto inglese
Mi fa piacere che ti abbia fatto ritornare in mente qualche bel ricordo :).Mi piace viaggiare con la musica nel tempo e nello spazio.
Io, diversamente da te, conoscevo già bene SP quando uscì l'album (e di conseguenza anche il singolo). Li avevo visti un anno prima (Tour di "Siamese Dream") a Modena, ad una Festa dell'unità. Come gruppo spalla c'erano The Verve. Il pubblico, circa cento presenti. L'ingresso era gratuito. L'anno seguente entrambi i gruppi erano in vetta alle vclassifiche e quando raccontavo di aver visto entrambi in una situazione da college-show nessuno mi credeva. Trovo ancora oggi "Siamese" il disco più bello di SP ma devo riconoscere che Mellon Collie è un'opera straordinaria, inclusi tutti i vari extra che la band ha copiosamente inserito nei singoli. Un peccato che Corgan avesse esaurito in quel modo tutta la sua creatività. Da "Adore" (incluso) in avanti non ho più trovato nei Pumpkins nulla che mi interessasse o emozionasse minimamente.
Ciao!
Non ho mai "sbavato" pe Corgan pur riconoscendogli una grande classe, carisma e notevole originalità.
Però questo pezzo è magico, indistruttibile, un capolavoro.
Concordo con joyello che probabilmente l'enorme sforzo creativo immesso in mellon collie avrebbe potuto essere dosato di più....ma in fondo è andata così e ci restano almeno un paio di grandi alum anzichè una decina di buoni album....
@Joyello
Mi fa piacere leggere un tuo commento:).
Cominciavo ad avvicinarmi al mondo della musica, quando Adore era appena uscito, per me il percorso è stato all'incontrario, ho conosciuto prima gli ultimi vagiti della band.Concordo sul fatto che dopo Adore il gruppo non è stato più lo stesso, Siamese Dream e Mellon Collie sono senza dubbio i punti cardine della discografia dei Pumpkins, e anch'io forse tendo a preferire Siamese Dream, ma in Mellon Collie ci sono piccole perle come la struggente "Thru the eyes of Ruby", per citarne una.
@Diamonddog
Sì, concordo, meglio un paio di grandi album, che decine dischi buoni, ma non incisivi.
Per me "1979" è un bellissimo pezzo, affogato in un album per il resto inascoltabile di un gruppo estremamente sopravvalutato :)
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