Titolo: Just for a day
Genere :Shoegaze
Anno: 1991
Tracklist:
1.Spanish air
2.Celia's dream
3.Catch the breeze
4.Ballad of Sister sue
5.Erik's song
6.Waves
7.Brighter
8.The Sadman
9.Primal
Shoegaze, i Jesus and Mary Chain ne sono stati i precursori, i My Bloody Valentine lo hanno elevato a genere di culto, ma gli Slowdive lo hanno reso immortale, coniugando i feedback sonori con l'eleganza eterea del dream pop targato Cocteau Twins.Si formano a Reading, Inghilterra nel 1989 e nel 1990 vengono messi sotto contratto dalla Creation Records di Alan McGee (etichetta d'oro dello shoegaze e del brit-pop).
I primi due ep, "Slowdive ep"(1990) e "Morningrise"(1991) preparano il terreno fertile per il primo album.Entusiasmano critica e pubblico e fanno ben sperare.Le aspettative, è inutile negarlo, sono alte, ma non vengono deluse.Nel Settembre 1991 esce il disco d'esordio "Just for a Day", che se non è perfetto, poco ci manca.Non è un capolavoro forse, ma un lavoro intenso e profondo da godere in assoluta tranquillità.9 brani, che fin dal primo minuto, ti conquistano come sa fare solo il miglior amante.Si finisce ad assaporare i gusti della vita ed non accorgersi del tempo che passa: la tristezza, la felicità volano via veloci in un battito di ali.La batteria pulsante di Simon Scott scandisce i battiti del cuore, le voci di Neil Halstead e Rachel Goswell si cercano e si incontrano in continuazione come due usignoli innamorati.E noi imbambolati ad ascoltare il canto degli uccelli, ammiriamo le finite sfumature della natura, ora allegra, ora malinconica.È solo un sogno, è il sogno di Celia (Celia's dream) , ma è così vero.A tratti sembra di vedere davvero la sabbia, le onde del mare (Waves), la brezza fredda sul bagniasciuga (Catch the breeze) e sentire il brivido caldo dell'acqua sui piedi nudi.Corriamo e il vento soffia su di noi a fior di pelle l'aria marina (Spanish air) e non riusciamo a scappare da questo vortice infinito che è la musica degli Slowdive.Diamine, una volta ci ho provato.Ma è stato l'errore più grande che abbia mai fatto, come si può fuggire dalla bellezza, prima o poi ritorna da te e si vendica, sei condannato al piacere eterno.
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7 commenti:
Di questo mi piace tantissimo "Catch The Breeze" il resto non me lo ricordo granché. Dello shoegaze "storico" apprezzo con passione solo Loveless (che solo per come è stato fatto è a un livello superiore) che ho in cd. Sembrerò un feticista dell'hi-fi ma ascoltarlo in cuffia o dalle casse del pc è un po' un delitto.
Beh, che dire Loveless è il capolavoro dei capolavori.Anch'io ce l'ho in cd e difficilmente lo ascolto in cuffia.Concordo con te ascoltarlo sul pc è un delitto, non rende al suo meglio.Lo Shoegaze è uno dei miei generi preferiti.Forse li hai già ascoltati, ma ti consiglierei di provare i Loop, anche se non sono puramente shoegaze,ma virano spesso e volentieri sul versante space-rock.
questo disco non mi ha mai fatto inpazzire, è un bel disco molto monocorde alla lunga un po ripetitivo,è da molto che non lo metto sul piatto
Face, ti consiglio di riascoltarlo :).
Face, Just For A Day non raggiunge l'immensa bellezza di Souvlaki, ma riesce lo stesso a stimolare la fantasia, l'immaginazione dell'ascoltatore, come solo un buon disco dream pop sa fare.
Che dire. Bellissimo album. Ma il meglio del meglio arriverà con il tanto sottovalutato, all epoca, Pygmalion. Un album che nel 1995 anticipava i Radiohead futuri in un ibrido ipotetico fra OK Computer e i cortocircuiti elettronici di KID A, e persino i Sigur Ròs..Uno dei più bei dischi dei 90 tutti, ingiustamente passato quasi del tutto inosservato.
Sì, gli Slowdive hanno anticipato i tempi, ma come hai sottolineato Pygmalion è un disco passato sotto traccia. Un vero peccato.
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