sabato 25 giugno 2011

The Psycheground Group- Psycheground





Artista: The Psycheground Group
Titolo: Psycheground
Anno: 1970
Genere: Psychedelic Rock, Pogressive Rock, Art rock
Tracklist:
1.Psycheground
2.Easy
3.Traffic
4.Ray 
5.Tube


Negli anni  sessanta in Italia un folto background di band hanno popolato prima le cantine e poi i locali. E ciò non avveniva, come si può pensare, solo nelle grandi città, ma in ogni regione del paese, dal Piemonte alla Sardegna. Un'infinità di gruppi beat sparsi per lo stivale e tanta voglia di suonare, magari una cover degli Animals o degli Yardbirds. Se non credete ai vostri occhi, sul sito Musica & Memoria potete trovare una lista approssimativa dei vari gruppi. Come accennato prima il repertorio dei vari complessi era incentrato principalmente sulle cover di successi inglesi o americani. I rifacimenti delle canzoni, fatti sempre, per carità, con passione, sono a volte ben riusciti, di buon livello e a volte  imbarazzanti tanto il paragone è ingombrante, come nel caso degli Innominati, alle prese con "Light my fire" dei Doors, tradotta in italiano con un titolo improbabile "Prendi il fiammifero". Con il passare degli anni, molti gruppi o singoli artisti abbandonano le sonorità beat, nolenti o volenti. Le strade sono due. La prima è la psichedelia, i primi album psichedelici italiani, come detto in qualche post  fa, escono tra il 1967 e il 1968, tra gli autori della scena italiana, citati  nei post precedenti, Le stelle di Mario Schifano, Chetro & Co, Le Mani pesanti. Il secondo percorso post-beat possibile è il prog rock ispirato ai colossi inglesi, Pink Floyd, Elmp, Genesis. Non c'è bisogna che ve lo dica, questa è la via più praticata. Solo qualche esempio, Le Orme, passano  dal beat di "Ad Gloriam"(1969), al prog di Collage (1971), alcuni componenti della beat band "I quelli" formano la Premiata Forneria Marconi, uno dei più importanti e famosi gruppi prog italiani. Nell'underground si nascondono progetti all'insegna della sperimentazione che fondono questi due mondi, prog e psichedelia, apparentemente distanti. E' il caso dei Blue Phantom (creazione del maestro Armando Sciascia) e dei Psycheground Group . E di quest'ultimi che voglio parlarvi. La line-up della band non è ufficialmente nota, sulla copertina del disco non compaiono i nomi dei componenti, ma ufficiosamente, è quasi certo che dietro il monicker Psycheground group si nasconda il gruppo prog-rock genovese Nuova Idea, all'opera sotto la supervisione del compositore, arrangiatore Gian Piero Reverberi, più tardi produttore di alcuni dischi de Le Orme (quando si dice il caso). Nel panorama musicale la comparsa dei Psycheground, in ambito undeground,  è una toccata e fuga, con un solo album pubblicato nel 1970 per l'etichetta Lupus e successivamente ristampato su vinile in edizione limitata (circa 500 copie) per la Cinedelic nel 2008 e su cd per la AMS/BTF (sempre in edizione limitata) nel 2009.Una prova  su disco, interamente strumentale.Somma perfetta, dulcis in fondo, dell' atmosfera seventies. In tutte le tracce, cinque per la precisione, si respira una aria malsana, ed è cosa buona e giusta, del tempo che fu e che mai sarà più, tra divagazioni chitarristiche  al limite dell'orgasmo musicale e un profumo di incenso, di quello che ti rimane in testa per ore e ore e annebbia l'olfatto, e non solo quello. Labirinti di libidine strumentistica si inseriscono piacevolmente in fessure di piacere. Arcobaleni di colori lisergici accecano l'ultimo bagliore del lume della ragionevolezza. Non ci vediamo, ma guardiamo dall'alto un mondo tutto nuovo. Diverso, se non migliore.


Recensione pubblicata anche su The Wave Lenght


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4 commenti:

face ha detto...

mica male bel sound,sembra la colonna sonora di un film erotico anni 60!

Overthewall91 ha detto...

Davvero ottimi.Una bella scoperta.

cooksappe ha detto...

procuro al volo!

Overthewall91 ha detto...

:D, ho messo anche il link per scaricarlo.Basta cliccare su download.