Artista: Sonic Youth
Titolo:Sonic Youth
Genere:No Wave, Experimental rock, Noise rock, Post-punk
Anno:1982
Tracklist:
1.The burning spear
2.I dreamed I dream
3.She is not alone
4.I don't want to push it
5.The good and the bad
Sonic Youth, primo mini-Lp della storica alternative rock band newyorkese, fortemente influenzato dalla no wave di Glenn Branca, è un disco sui generis. Di quelli che difficilmente ti capitano tra le mani. E quando succede non sai nemmeno perché. I negozi di musica sono pieni di dischi inutili, artisti che ripropongono per miliardi di volte la stessa melodia, il solito refrain. Ma nell’angolino nascosto della stanza si cela l’album che ti svolta la giornata. Ed è un po’ quello che è successo la prima volta che ho ascoltato “Sonic Youth”. Dannazione è stata ed è un’esperienza surreale ascoltare brani come She is not alone, I don’t want to push it. Emozioni ancestrali. Brividi primordiali. Non l’ennesimo disco noise rock che vuole essere all’avanguardia. Thurston Moore, Kim Gordon, Lee Ranaldo e Richard Edson alle prime armi non si perdono in triste smorfie rumorose, finto-rivoluzionarie, più semplicemente stravolgono il significato di rock. Cos’è il punk? Difficile dirlo dopo aver ascoltato “Sonic Youth”. Attimi di sbandamenti e confusione pervadono la mente di chi ascolta. Come un topolino incantato dal flauto magico l’ascoltatore perde il controllo dei sensi, sotto ipnosi da ritmo tribale, impulso primitivo sublimato da una batteria incessante e martellante come un trapano alle sei del mattino. E le chitarre dove sono finite? Il punk le maltrattava, le distruggeva in mille pezzi. In un certo senso i Sonic Youth continuano questa tradizione destroyed oriented.Un avviso ai feticisti delle sei corde. Per la registrazione del disco dei Sy nessuna chitarra è stata distrutta materialmente. E proprio il concetto di chitarra rock che viene massacrato senza pietà. Un colpo nel fianco ben assestato. Sonic youth 1- Classic rock’n’roll 0.Do you remember rock’n’roll radio? It’s dead. Chitarre suonate con le bacchette della batteria. Un invito a nozze nell’inferno del suono. Senza particolari strumentazioni e effetti sonori i Sy riproducono l’inquietudine post-moderna. E particolare decisamente interessante, lo fanno con chitarre di secondo mano e una batteria simil tamburello.
Recensione pubblicata anche su The Wave Lenght
Recensione pubblicata anche su The Wave Lenght
5 commenti:
l'inizio di tutto!
sottoscrivo in pieno le tue parole, in particolare quelle sul massacro ;D
:D
Oh, che pena che mi fo. Adoro i Sonic Youth ma questo non l'ho mai ascoltato (come non ho mai ascoltato Confusion Is Sex, Sister, Washing Machine, Bad Moon Rising... aaaargh).
C'è tempo,Frankie.Ad esempio ieri, ho scoperto per puro caso il nuovo album dei Weezer,"Death to false metal", uscito a fine 2010.E io che pensavo che mi mancasse solo Hurley.A volte siamo sovrappensiero.
un grande album ,per una grande band......:-)
Posta un commento