martedì 3 maggio 2011

Prince of Persia lives

Lo spirito del Principe di Persia vive e si è impadronito dei Black Lips. Il nuovo album "Arabia Mountain" della garage-rock band di Atlanta   in uscita il 7 Giugno  sembra rilevare una sorpresa dopo l'altra, quasi meglio degli ovetti Kinder. In primis la band aveva scelto di farsi produrre da un collaboratore esterno,  cosa di per sè già strana, per un gruppo che  si è sempre auto-prodotto. Ma se non bastasse, l'inverosimile si è raggiunto con la scelta  di Mark Ronson, la mente perfida che si nasconde dietro popolari artisti pop come Christina Aguilera, Lily Allen, Robbie Williams, Justin Timberlake, Amy Winehouse, Duran Duran, Culture Club.E' proprio vero,basta dormire per qualche ora e al risveglio il mondo è già cambiato. Qualche mese fa, nel dicembre 2010, Ronson, entusiasta aveva dichiarato al magazine Rolling Stone di essere un estimatore dei ragazzacci di Atlanta e di non voler fare la figura di Gian Burrasca, niente casini(dall'inglese "Fuck up everything").
Mark Ronson nel suo studio

Ora sorge spontaneo chiedersi  se è semplicemente un'operazione pubblicitaria o c'è qualcosa di più dietro? Sembra che i Black lips si siano rivolti a Ronson per ottenere un sound più Seventies.Il bassista/vocals Swilley in un'intervista a Pitchfork  nel dicembre scorso affermava con tono rassicurante" Noi abbiamo sempre auto-prodotto i nostri dischi, eravamo noi e un ingegnere del suono.Nel corso degli anni la Vice ci ha suggerito di lavorare con un produttore.Abbiamo sempre rifiutato i nomi suggeritici. Ronson aveva lavorato con loro al Creators project. Durante il progetto, ce l'hanno menzionato.Ronson sembrava esserci dentro  e noi pure, così ci è sembrato  calzare a pennello per il nuovo disco.Mark non sta cambiando molto del nostro materiale che stiamo registrando.E' stato divertente, perchè lui era un fan della nostra musica e a me piace il materiale che ha prodotto.Sembra che non abbiamo molto in commune, ma non c'è nessun cambiamento radicale.Lui ha soltanto inserito altre idee che non avevamo mai provato prima.Sta provando diversi suoni di batteria e usando microfoni che non avevamo usato prima.E' un processo produttivo interessante.E' stato figo essere in grado di sperimentare strumenti e suoni differenti, soltanto averne le risorse per farlo.Mark conosce molti musicisti, ci siamo divertiti a provare diverse opzioni.Un'altra cosa ganza su Mark è la chiarezza : all'inizio ci ha subito detto di non voler uscirsene con qualcosa di stravagante, sintetizzatori et similia fuori dalla studio di registrazione.Si è completamente calato nell'atmosfera garage.Noi volevamo un bel suono sfocato e Mark è stato grande nell'aiutarci a raggiungere ciò che volevamo."Dopo questa filippica sui retroscena del nuovo album dei Black lips, forse vi chiederete cosa ci azzecca il titolo del post "Prince of Persia lives".E' riferito alla copertina dell'album.Il logo "Black Lips"è scritto in caratteri orientaleggianti e i membri del gruppo sono avvolti da nuvole fluttuanti, teschi e danzatrici del ventre con il viso coperto da maschere.Manca solo la sciabola del Principe.



Tracklist:
1. Family Tree
2. Modern Art
3. Spidey’s Curse
4. Mad Dog
5. Mr. Driver
6. Bicentennial Man
7. Go Out And Get It
8. Raw Meat
9. Bone Marrow
10. The Lie
11. Time
12. Dumpster Dive
13. New Direction
14. Noc-A-Homa
15. Don’t Mess Up My Baby
16. You Keep On Running



Su Youtube circola il primo singolo "Go out and get it!".Il video del brano, molto divertente, è stato registrato durante il Bruise Cruise festival( concerto itinerante su una nave, che ha il paicere di trsportare i fortunati partecipanti da Miami alle Bahamas).Ospiti speciali delle riprese, le Vivian Girls.

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