I Josef K sono da
annoverare tra le band più importanti e misconosciute del panorama
post-punk britannico. Stando ai fatti, potrebbero essere considerati
un gruppo meteora, appaiono e scompaiono nel giro di qualche anno,
tra il 1978 e il 1981. Il gruppo nasce dall'unione di Paul Haig (voce
e chitarra), Ron Torrance (batteria), Malcom Ross (chitarra,
tastiere) e Malcon McComack ( bassista, sostituito in seguito da
David Weddell), incide cinque singoli ed un unico album "The
Only Fun In Town" (1981). Una vita breve, destinata però a
lasciare il segno. I Josef K, sono la sintesi perfetta tra art-punk (
Talking Heads e Television), proto-punk (Velvet Underground) e
post-punk (Joy Division). Fortemente influenzati dalla scena
artistica newyorkese anni settanta (da cui il primo nome della band
“Tv Art”) e dai primi vagiti della scena post-punk, con una
lucidità disarmante, metabolizzano i propri gusti ed influenze,
elaborano una nuova, formula musicale destinata a fare strada : un
ibrido tra la spensieratezza jangle pop degli Orange Juice (di cui
poi farà parte Malcom Ross), l'humus cupo e penetrante del nascente
post-punk e l'urgenza espressiva punk.
Nel corso del primo ed unico
disco si affiancano ritmi tirati ed abrasivi (Fun 'N' Frenzy,
Revelation, Crazy to exist) a momenti più sostenuti all'insegna
della migliore tradizione pop britannica (Heart of song ). Ago della
bilancia tra l'illuminismo pop e l'oscurantismo kafkiano (il nome
della band si ispira al protagonista de “Il Processo” di Kafka) è
la versatilità vocale di Paul Haig, contorsionista a fil di rasoio
sulle più variegate trame sonore :post-punk (16 Years), punk-funk
(Forever Drone), pop (It's Kinda Funny). L'equilibrio si rompe quando
Haig, animato da mire sempre più perfezionistiche (già
manifestatesi forse con l'aborto del primo progetto discografico del
gruppo “Sorry for Laughing”), intraprende la carriera solistica.
Con il revival new wave dei primi anni zero i Josef K diventano un
esempio di stile per gruppi come Franz Ferdinand, Futureheads,
Interpol e nel 2006 l'etichetta Domino, sulla scia del rinnovato
interesse nei confronti della band, pubblica la raccolta
“Entomology”.
6 commenti:
accidenti questi sono un bel colpo davvero ..approvo a pieno, 30 e lode!!!
Puoi dirlo forte, è da una settimana che li ascolto.Sono belli pimpanti, tempo fa avevo ascoltato la compilation "Young and stupid", te la consiglio.
grande gruppo..li ho amati tanto nel periodo...
Concordo, brazzz, grandissimo gruppo, uno dei miei preferiti.
Qui siamo in zona stracult.The only fun in town è veramente un disco prezioso.
Sì, un disco da avere.
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