Nella cupa Torino degli anni ottanta nasce una delle più interessanti realtà electro dark wave italiane : i Chromagain. Il gruppo si forma nel 1982, la line up iniziale prevede alla voce Riccardo Acuto (sostituito per un periodo da Danilo "DANA" Barbero e poi da Davide Bassino), Luca Pastore (basso, chitarra e sintetizzatore) e Silvio Ferrero (tastiere). Gli inizi sono caratterizzati da sonorità principalmente post-punk, per poi elaborare uno stile più vicino alla synth wave inglese (New Order, Depeche Mode). Nel 1985 pubblicano per l'etichetta Supporti Fonografici ( label su cui incidono anche i Weimar Gesang) il primo ed unico ep "Any Colour You Like", registrato ai TKS Studio insieme a Mauro Tavella e Andrea Costa dei Monuments, altra band torinese.
L'ep contiene cinque brani di pregevole fattura, ma con un debito nei confronti della musica anglosassone. Non mancano però una forte personalità e la capacità di smarcarsi dai modelli di oltremanica e comporre piacevoli melodie pop. Le note scivolano sulle tastiere e i sintetizzatori, avvolte come fibre tessili da un fuso. I Chromagain, partendo dalla terra d'albione, ricamano trame originali. Se fossero nati in Inghilterra un posto nell'olimpo del synth pop non gliel'avrebbe tolto nessuno.
Nel Febbraio 2011 è uscita per l'etichetta "Anna Logue Records" la compilation "Any colour we liked" che raccoglie il primo ep più alcune bonus tracks , tra cui Wake Up ( una versione differente estratta dalla compilation "Danza Meccanica - Italian Synth Wave 1982-1987"), Ethnicbox ( brano presente nella compilation "Tracce" per l'etichetta Shirak),Season of Steel in chiave dub, mai rilasciata prima, una versione demo di Killing Dome.
Ho il piacere di aver contattato Silvio Ferrero, tastierista della band.
Grazie Silvio per l'opportunità concessaci di farti qualche domanda.
-Cominciamo, dalla recente compilation "Any colour we liked". Come mai questa reissue? Da chi è venuta l'iniziativa?
S.F.: L'iniziativa è partita da Alessandro Adriani di Mannequin in accordo con Anna Logue records dato l'interesse crescente fra i (giovani...) collezionisti attorno al nostro unico LP, mai ristampato su CD; Anna Logue ci ha anche inseriti sulla sua compilation per i cinque anni di attività con il brano "Satisfied".
- Mi piacerebbe avere te un breve racconto su come sono nati i Chromagain e come si è evoluto il progetto ?
S.F. :I CG sono stati fondati da me e Luca Pastore sul finire dell'82, entrambi ascoltavamo punk e new wave ed io mi ero comprato da poco il primo synth e la prima drum-machine (la mitica 808): appena ci siamo conosciuti abbiamo cominciato a suonare assieme; all'università ho trovato il cantante con il quale abbiamo registrato i nostri primi due brani. In seguito abbiamo evoluto la nostra line-up e per un certo periodo abbiamo avuto un 2° tastierista, Maurizio Gallero. A fine '83 c'è stata la nostra prima data "importante". A cavallo tra '84 e '85 abbiamo registrato il disco e nell'86 ci siamo sciolti.
- Credo che da parte di noi giovani ci sia una riscoperta della New Wave Italiana. Penso ad operazioni come "Crollo nervoso" o più recentemente la compilation "La new wave italiana [minimal synth, no wave & post punk sounds from the 80's italian underground] 1980- 1988" in cui è incluso il vostro brano "Wake Up". Che ne pensi?
S.F. :La riscoperta della new wave, in questi ultimi anni, penso che sia dovuta principalmente a due fattori: uno revivalistico (sono passati più di 30 anni dall'inizio del fenomeno) per cui ora, per certe generazioni, la new wave è un fenomeno "nuovo" come lo poteva essere per noi allora; l'altro dovuto al fatto che in questi ultimi anni non c'è un fenomeno musicale particolarmente coinvolgente e universale, come possono essere stati l'hip-hop o il grunge.
Discografia completa( Discogs) qui
Live al Blackout |
L'ep contiene cinque brani di pregevole fattura, ma con un debito nei confronti della musica anglosassone. Non mancano però una forte personalità e la capacità di smarcarsi dai modelli di oltremanica e comporre piacevoli melodie pop. Le note scivolano sulle tastiere e i sintetizzatori, avvolte come fibre tessili da un fuso. I Chromagain, partendo dalla terra d'albione, ricamano trame originali. Se fossero nati in Inghilterra un posto nell'olimpo del synth pop non gliel'avrebbe tolto nessuno.
Nel Febbraio 2011 è uscita per l'etichetta "Anna Logue Records" la compilation "Any colour we liked" che raccoglie il primo ep più alcune bonus tracks , tra cui Wake Up ( una versione differente estratta dalla compilation "Danza Meccanica - Italian Synth Wave 1982-1987"), Ethnicbox ( brano presente nella compilation "Tracce" per l'etichetta Shirak),Season of Steel in chiave dub, mai rilasciata prima, una versione demo di Killing Dome.
Chromagain/ Politburo/ Loschi dezi live al Big Club |
Ho il piacere di aver contattato Silvio Ferrero, tastierista della band.
Grazie Silvio per l'opportunità concessaci di farti qualche domanda.
-Cominciamo, dalla recente compilation "Any colour we liked". Come mai questa reissue? Da chi è venuta l'iniziativa?
S.F.: L'iniziativa è partita da Alessandro Adriani di Mannequin in accordo con Anna Logue records dato l'interesse crescente fra i (giovani...) collezionisti attorno al nostro unico LP, mai ristampato su CD; Anna Logue ci ha anche inseriti sulla sua compilation per i cinque anni di attività con il brano "Satisfied".
- Mi piacerebbe avere te un breve racconto su come sono nati i Chromagain e come si è evoluto il progetto ?
S.F. :I CG sono stati fondati da me e Luca Pastore sul finire dell'82, entrambi ascoltavamo punk e new wave ed io mi ero comprato da poco il primo synth e la prima drum-machine (la mitica 808): appena ci siamo conosciuti abbiamo cominciato a suonare assieme; all'università ho trovato il cantante con il quale abbiamo registrato i nostri primi due brani. In seguito abbiamo evoluto la nostra line-up e per un certo periodo abbiamo avuto un 2° tastierista, Maurizio Gallero. A fine '83 c'è stata la nostra prima data "importante". A cavallo tra '84 e '85 abbiamo registrato il disco e nell'86 ci siamo sciolti.
Chromagain live al Tuxedo ( foto M. Vernetti) |
S.F. :La riscoperta della new wave, in questi ultimi anni, penso che sia dovuta principalmente a due fattori: uno revivalistico (sono passati più di 30 anni dall'inizio del fenomeno) per cui ora, per certe generazioni, la new wave è un fenomeno "nuovo" come lo poteva essere per noi allora; l'altro dovuto al fatto che in questi ultimi anni non c'è un fenomeno musicale particolarmente coinvolgente e universale, come possono essere stati l'hip-hop o il grunge.
Discografia completa( Discogs) qui
6 commenti:
un altra band riesumata dai meandri degli anni80...bene brava bis tris:)
Grazie Face :).
conosci una band wave di prato che si chiamava Plath....non riesco a trovare niente magari te....
Si, sono formati nel 1982 e sciolti nel 1987.Fabrizio, Silvia (1982-83), Mauro (sassofono, 1983-85), Carmela (oboe, 1983-85), Andrea (percussioni, 1983-85), Giulia (voce, 1985-86), Ilaria (tastiere, 1985-87), Lisa (batteria, 1985-87), Nielsen (voce, 1986-87).Hanno inciso nel Novembre 1982 un solo vinile, comprendente tre brani : I Am Strange Now, Proletarian Submission 2, Telik 12345.Due brani si trovano su youtube : Telik 12345 (http://www.youtube.com/watch?v=rYAsyErB6k4), I Am Strange Now (http://www.youtube.com/watch?v=mEvF4vFL5zs&feature=related)
non li conoscevo minimamente, mi piace questa tua riscoperta di band dimenticate.
Grazie Andrea :).
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