lunedì 24 ottobre 2011

Grown Up, Fucked Up : Jay Reatard

Jay Reatard (1980- 2010) è stato una delle ultime incarnazioni dello spirito rock'n'roll. Parlo al passato, vorrei parlare al presente, ma potrei generare confusione. Jay Reatard, vero nome Jimmy Lee Lindsey Jr. era un ragazzo come non se ne vedono tanti. Se ne fregava altamente delle stupide formalità e apparenze, andava dritto al nocciolo della questione: la musica, con una decisa predilizione per il fuoco sacrale del garage rock. La fiamma della passione scoppiò con i Nirvana tra i 15- 17 anni, cominciò a scrivere canzoni per sfuggire ai problemi della quotidianità ( familiari e scolastici). La direzione musicale di Reatard subì una prima svolta verso il garage quando il giovane Jimmy vide gli Oblivians di Memphis aprire il concerto dei Rocket from the Crypt. Reatard cercò di creare qualcosa di simile e fondò i Reatards, all'inizio one-man band formata esclusivamente da Lindsey alle prese con  canto, chitarra e percussioni (un secchio e un legnetto). Eric Friedl, alias Eric Oblivian degli Oblivians, piacevolmente impressionato dalle prime registrazioni del giovane diciassettenne, offrì a Lindsey di pubblicare un disco sulla sua etichetta, la Goner Records. Nel 1998 esce il primo ep "Get Real Stupid" sotto il nome Reatards e Lindsey adotta il nickname d'arte Jay Reatard.
Lo stesso anno compare il primo full lenght dei Reatards "Teenage Hate", a Jay Reatard per l'occasione si uniscono Steve Albundy (basso) e Elvis Wong Reatard (batteria).
Il disco è un concentrato esplosivo di garage al fulmicotone con forti venature punk. I Reatards, estranei a formalismi e manierismi, producono un album istantaneo e istintivo, con il gusto di fotografare la furia adoloscenziale. Rabbia e follia si incrociano alla perfezione, ne esce un ritratto grezzo e disadorno della realtà quotidiana circostante.


Nel 1999 segue il secondo album "Grown up, Fucked up", degna prosecuzione del debutto. Se è possibile, i Reatards spingono ancora di più sull'acceleratore, il risultato è una raccolta di sedici brani tiratissimi, capaci di  trascinare e scuotere come uno straccio l'ascoltatore. 


Nel 2000 Jay Reatard con la fidanzata Alicja Trout (tastiere e chitarra) e  Rich Crook (batteria) forma il side-project "Lost sounds", dedito a sonorità synth-punk. Influenzati da band come Screamers, i Lost Sounds pubblicano ben quattro album ("Memphis is dead", "Black-Wave", "Rat's Brains and Microchips", "Lost Sounds") tra il 2001 e 2004, nel 2005 si sciolgono. In contemporanea ai Lost Sounds ed altri progetti vari  che vedono Reatard molto impegnato (the Bad Times, the Final Solutions e Angry Angels), prosegue, anche se a rilento, la carriera dei Reatards, escono vari ep ("Reatards", "Monster Child", "Plastic Surgery"). Per un breve periodo la band si scioglie, Reatard la riforma e nel 2005 esce l'ultimo album del gruppo "Not fucked enough". 

Nel 2006  Jay Reatard intraprende la carriera solista con l'uscita su Goner Records del singolo "Hammer  I miss you", su la In The red segue l'album di debutto "Blood Visions". Non manca l'inconfondibile impronta garage degli esordi, ma in questo caso il suono d'insieme si arricchisce di un tocco pop che ricorda la migliore tradizione power pop. Nel seguente ed ultimo album solista di Reatard "Watch me fall" (2009) la vena pop è ancora più accentuata. Nel Gennaio 2010 Reatard viene ritrovato morto nella sua casa a Memphis. Si spegne, inaspettatamente, una fiamma del rock'n'roll. Sarà difficile bruciare senza le vampate di fuoco di Rock'n'roll di Jay.




Links:
Discografia Reatards
Discografia Lost sounds
Discografia Jay Reatard

2 commenti:

face ha detto...

complimenti per questo post mazzoli e ancora di piu' per la track of the week!mi mangio ancora le mani per non aver comprato spirit of eden su vinile nuovo a 5000lire!!!!accidenti a me...

Overthewall91 ha detto...

Grazie Face :).Solo 5000 lire, mamma mia hai perso un'occasione.