L'11 Ottobre esce "Nati per Subire", nuovo album degli Zen Circus, band toscana tra l'irriverenza punk e la tradizione cantautorale.Da ieri, 3 Ottobre è possibile ascoltare in streaming i brani del nuovo disco sul sito di RollingStone Italia (qui), e se non vi bastano, sul sito di Rockit potete trovare i testi delle varie canzoni (qui). Sul myspace del gruppo si trova una breve presentazione della nuova opera in arrivo:
Nati per subire secondo gli Zen Circus
"Eccolo qui, il nostro
secondo album tutto in Italiano. Scritto, arrangiato e registrato al solito fra
un palco e l'altro, in questo interminabile tour del quale ci siamo scordati
l'inizio. L'urgenza espressiva è la stessa di Andate Tutti Affanculo e di sempre,
stavolta supportata da una lucidità trovata negli ultimi due anni densi di
soddisfazioni continue e di facce amiche che da sotto il palco davvero ci hanno
regalato l'energia necessaria a mettersi costantemente in discussione come
sempre dovrebbe essere in questo mestiere. Una lucidità necessaria a
proseguire sensatamente quel percorso umano che abbiamo cominciato: immortalare
vizi, consuetudini, drammi e liturgie di questo paese (che sembra una scarpa)
con un occhio disincantato, sbilenco e anche un po' cattivo. Perché così
sentiamo l'Italia che ci fiata addosso. E quando c'è, perché c'è, il
romanticismo è fragile, poco sicuro di sé, quindi egoista e violento.
Stavolta meno travasi di bile: questa volta parlano loro in prima persona, i
protagonisti. Uno zoom viscerale fin sulle rughe e le scarpe di marca degli
ultimi degli ultimi, coloro che per scelta, per forza o per vocazione la vita
la subiscono e basta: i nati per subire. Un po' tutti gli altri, ma un po'
tutti noi. Perché la questione non è se dio esiste o meno, ma se esistiamo
noi ed in che misura. Piccole preghiere pagane, fotografie impietose, lacrime
da coccodrillo, strade che non portano a nulla, speranze e sogni infranti presi
a colpi di tosse e vino scadente, risate amare, cattivi che generano altri
cattivi e via così, a spasso nella voglia di vivere (e morire) nonostante
tutto. Musicalmente questo album è esattamente quello che volevamo fare, senza
riuscirci pienamente, con Andate Tutti Affanculo. Trascinare per i capelli il cantautorato
Italiano nel rock trasversale che adoriamo da sempre e che abbiamo fatto nostro
negli anni. Ad essere autocelebrativi potremmo chiamarlo il nostro disco new
wave, ed un po' è vero: certamente c'è sempre il folk dal quale ci è
impossibile prescindere, ma anche tanta elettricità. Ed ora che lo abbiamo fra
le mani, finito, possiamo dire a testa alta che abbiamo fatto tutto da soli,
senza produttori artistici, anche se coadiuvati in studio dall'insostituibile
Ivan A. Rossi, ingegnere del suono con la I maiuscola e da una pletora di amici
che ci hanno aiutato a colorare il tutto: Ministri, Giorgio Canali, Dente,
Enrico Gabrielli, Alessandro Fiori, Nicola Manzan, Il Pan Del Diavolo, Tommaso
Novi dei Gatti Mèzzi e Francesco Motta dei Criminal Jokers.
E per la prima volta abbiamo registrato un disco a casa, in Toscana, al
Sam World di Lari (PI). Un gioiello di studio e di paese che da quando ha
ospitato Nati Per Subire è entrato in una nuova fase di vitalità artistica
con tanti altri nostri colleghi da tutta Italia che l'hanno scelto per i loro
lavori. E siccome ci crediamo alla "scena", questa cosa ci rende
anche un po' orgogliosi. Divertente è stato anche mixarlo al Q Studio di
Milano, nella "factory" dei Pooh, un incontro che mai avremmo pensato
e invece. Per il mastering abbiamo scelto George Marino dello Sterling di New
York, inutile elencare la spaventosa lista di album strafamosi su cui ha
lavorato, semplicemente il migliore. E adesso tocca a voi, la fuori, fare di
queste undici canzoni quello che riterrete più opportuno. Noi dal canto nostro
vi aspettiamo tutti dal vivo, dove sta il paese reale, dove sta la verità,
dove stiamo noi tutti."
Appino, Ufo, Karim
- Ultim'ora :(
Lo streaming è stato annullato.
Il comunicato degli Zen Circus:
"Purtroppo oggi abbiamo dovuto interrompere bruscamente lo
streaming del nuovo album sul sito rollingstonemagazine.it che avrebbe dovuto durare una settimana. Lo
abbiamo dovuto fare in primis per la mancanza di rispetto ed ingenuità assoluta
di chi si è occupato di mettere i brani sul sito senza minimamente proteggerli
da un fin troppo facile download. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno scritto
per avvertirci che i file erano raggiungibili in modo elementare, abbiamo
sottovalutato la situazione ieri pomeriggio e ci siamo resi conto di cosa stava
accadendo ad uffici ormai chiusi.
Noi, abbiamo ripetuto spesso, siamo favorevoli allo scambio
libero di musica. Fruire gratuitamente di un album per poi acquistarlo in
negozio o pagare il biglietto di un concerto per poi comprarlo al merchandise è
un gesto che ci piace, è semplicemente la cosa migliore da fare ai giorni
nostri. Nonostante il nostro apparente disincanto e cinismo crediamo veramente
che si possa avere tutti la sensibilità per fare questo passo, sopratutto
quando si tratta di musica fatta con amore,
che viene dal basso così come veniamo dal basso tutti noi.
Quello che ci ha fatto incazzare è che a
"regalare" il nostro disco una settimana prima della sua uscita non
sia stato un fan degli Zen, bensì un sito di una grande rivista musicale che
già avrebbe dovuto baciarsi i gomiti per questa esclusiva che gli forniva
migliaia di click e visibilità. La mancanza di rispetto, di professionalità e
la superficialità con cui è stata trattata questa operazione ci ha lasciati a
dir poco intedetti. Annulliamo compleatamente lo streaming perchè -anche se ci
hanno promesso che lo avrebbero sistemato-
lasciare che questi personaggi guadagnino
click (e quindi pubblicità) per un lavoro che NON sanno fare sarebbe la beffa
dopo il danno.
Ci dispiace per voi che non ne sapevate niente, cercheremo
di trovare una alternativa dalla prossima settimana, che RICORDIAMO è la
settimana in cui uscirà il disco nei negozi e su Itunes ( l'11 Ottobre ) e la
settimana in cui partiremo a presentarlo nelle Fnac: insomma la settimana in
cui ve lo potete portare a casa fisicamente, che non fa mai male. Se poi non vi
va, amen. Non siamo i Metallica e men che mai ci teniamo a diventarlo!
Grazie a tutti al solito, ci vediamo presto a giro nel paese
che sembra una scarpa."
6 commenti:
Grande! Sono una delle realtà più interessanti del panorama italiano! :)
L'ho sentito e francamente mi è piaciuto tantissimo, trovo la titletrack un capolavoro.
Io ancora non l'ho sentito per intero, ma le canzoni che ho ascoltato promettono bene.
Il "comunicato" del gruppo è un capolavoro di ipocrisia: "Noi, abbiamo ripetuto spesso, siamo favorevoli allo scambio libero di musica"
Manca solo "degli altri" dopo la parola "musica"...
Sinceramente non vedo ipocrisia, hanno fatto bene a toglierlo, Rolling Stone aveva pubblicato i file senza protezione.
Davvero non vedi nulla di ipocrita?
A me sembra più o meno allo stesso livello di "Vasco Rossi vs. Nonciclopedia".
Poi cosa significa "i file senza protezione"? Se sono sul web sono scaricabili, punto.
Magari più o meno facilmente.
Ma sicuramente in qualità medio-bassa (128k di solito, vedi Bandcamp), quindi qual è il problema?
Si ascolta, se piace molto si compra, se no delete e via.
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