lunedì 22 agosto 2011

Morgen - Morgen

Artista : Morgen
Titolo : Morgen
Genere :Rock psichedelico, Garage rock
Anno :1969
Tracklist:
1.Welcome to the Void
2.Of Dreams
3.Beggin' Your Pardon
4.Eternity in between
5.Purple
6.She's the Ninetime
7.Love


"Morgen", uscito su Probe Records (sussidiaria della Abc Records), è il primo album omonimo dei Morgen, band di Long Island, New York, composta da Steve Morgen (voce, chitarra), Barry Stock (chitarra ritmica), Rennie Genosa (basso), Bob Maiman (batteria).Anche se a dir la verità, dietro  musica e testi si nasconde unicamente il one-man band Steve Morgen.La copertina, raffigurante una ristampa de "L'urlo" di Munch, infittisce il mistero.Stimola la fantasia e accresce la voglia di scoprire cosa si nasconde dietro il retro di copertina.L'enigma assale la curiosità di qualsiasi divoratore di musica.L'ascolto è dettato dal desiderio insano di scoprire  il significato di quell'urlo nell'oscurità, è forse un grido per nascondere paure recondite, insidie immarcescibili o è semplicemente un' espressione di stupore e meraviglia per un evento inaspettato.Decisamente la seconda, direi quasi "un disco da urlo".Se non gridate e rimanete fermi sul divano a esercitarvi per le olimpiadi dei couch potatos qualcosa non va.Il vortice del rock'n'roll, una miscela sublime di garage malato e psichedelia lussuriosa seduce e conquista senza esclusione di colpi.La voce di Steve Morgen criptica e seducente ammalia ed incanta, i lampi di chitarra fulminano l'ultimo barlume di ragione e la sanguinea ritmica di batteria ipnotizza i sensi.L'opening track "Welcome to the void" suona come un vano avvertimento, con tono beffardo e irrisorio sembra quasi volerci dire, lasciate ogni speranza voi che entrate, benvenuti nella selva della perdizione più meschina.Tra fiori giganti, cervi volanti, ci ritroviamo nel  paese delle meraviglie a festeggiare il nostro non-compleanno insieme ad Alice ed il mago di Oz, a bere il tè (chissà cosa ci sarà dentro) confezionato dal gentilissimo, ma super folle Cappellaio matto.L'amore sboccia per ogni creatura, figlia della natura, alla faccia della frenesia della giungla urbana.Una piccola caduta all'indietro sul prato ed avviene il triste risveglio, l'estasi psichedelica era solo un sogno, dannazione, quasi quasi ci credevo.Troppo bello per essere vero, un po' come il disco dei Morgen.


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2 commenti:

rossorosso ha detto...

Interessante!! Ciaoooooooo

Overthewall91 ha detto...

Grazie rossorosso :).