La fine del mondo è vicina, Maya docent, il 21 Dicembre 2012 non è più un lontano miraggio, uomo avvisato, mezzo salvato. Per fortuna, arrivano in nostro soccorso i Bidons con il loro garage rock al fulmicotone. "Granma Killer", l'album d'esordio del quartetto sprigiona un'energia fuzz di altri tempi, un ritorno al passato in grande stile, nel solco della tradizione sixties come testimoniano le due cover , "Be a Caveman" degli Avengers e "Nightime" degli Strangeloves. La volontà e necessità di richiamare l'immaginario musicale e iconografico degli anni sessanta non devono però essere confuse con l'essere passatisti a tutti costi, Il sacro fuoco dell'onestà intellettuale spinge a rendere trasparente il proprio background culturale, alla faccia di tutti quei gruppi pseudo-indie senza forma e sostanza.
I Bidons non sono l'ennesima stupida cover band, fatta esclusione per le due cover, incidono solo brani originali, sia lodato il caveman che c'è ognuno di noi. Buttate nel cestino l'ennesimo disco di cover. Come? Non l'avete ascoltato? Menomale, vi siete risparmiati due giorni di diarrea. Vabbè, dove ero rimasta? Ah, sì, al caveman che si cela in ognuno di noi. Mi raccomando, ascoltate la voce dell'istinto, fregatevene delle mode e accattatevi il disco dei Bidons, otto canzoni, tra passato, presente e futuro. Chi diavolo ha detto che il garage è morto? E' vivo e vegeto e lotta insieme a noi, i Bidons ne sono la reincarnazione.
Links:
Bandcamp
Myspace
3 commenti:
I cavernicoli ringraziano grezzamente!!! :D
sembrano usciti dalla Londra dei primi anni settanta....belli!
Grazie a voi Bidons ;-) !
@Cirano
Direi anche dagli Stati Uniti degli anni sessanta
Posta un commento