mercoledì 20 luglio 2011

Tears for fears- The Hurting

Artista: Tears For Fears
Titolo : The Hurting
Genere :Synth pop
Anno: 1983


Tracklist:
1.The Hurting
2.Mad World
3.Pale Shelter
4.Ideas as Opiates
5.Memories fade
6.Suffer the children
7.Watch me bleed
8.Change
9.The Prisoner
10.Start of The Breakdown






"The Hurting" ovvero quando l'eleganza pop incontra i sintetizzatori.Roland Orzabal (voce, chitarra, tastiere) e Curt Smith (voce, basso, tastiere) realizzano al debutto discografico il perfetto connubio tra la tradizione melodica britannica e le nuova frontiera sintetica degli anni ottanta.Alle sofisticate trame sonore si accompagnano testi dall'alto spessore enfatico:dietro armonie cupe si nascondono gridi di dolore e sofferenza per un'infanzia difficile o sofferti, complicati legami relazionali ed affettivi. The Hurting, la title-track, descrive su delicati ritmi di synths e raffinate linee di basso  con estrema dolcezza nella disarmante tristezza  la  disperata richiesta di aiuto di una persona sprofondata nella solitudine più cupa " Is it an horrific dream.Am I sinking fast.[...] could you ease my load ."(Questo è un sogno orripilante.Sto affondando velocemente [...] potresti alleviare il mio dolore).


La freddezza dei sintetizzatori lascia spazio per la prima volta ai sentimenti. "The Hurting" cambia l'immaginario comune, i synths, per antonomasia, simbolo dell'immobilismo emotivo, tracciano il filo rosso della passione, intrecciandosi a  leggiadri suoni di chitarra e basso.Mad World, ballata synth-pop dai toni sommessi e mesti, nel suo crescere martellante, esplode in  contorni elegiaci delineati  dal suono smaccatamente elettronico dei synhts.I Tears For Fears riescono dove molti gruppi hanno fallito:creare un perfetto ritornello pop di successo, ma non banale.Mad World, nella sua infinita malinconia lirica, decreta il successo del gruppo.Fino ad allora i Tears For Fears di fatto non erano riusciti ancora ad emergere, i primi singoli, Suffer the Children (1981) e Pale Shelter (1982) non avevano suscitato l'interesse del pubblico.Ma poi il paradiso all'improvviso con Mad World e la consacrazione con  Change, brano dall'incedere dance con basso funky  e tastiere latineggianti in primo piano."The Hurting" non è solo un raccolta di singoli da alta classifica, affermarlo, sarebbe sminuirne il valore e dimenticare i tanti piccoli gioielli pop presenti su disco.La claustrofobica The Prisoner, la minimal-utopistica Ideas as Opiates, le struggenti Memories Fade , Watch me Bleed e Start of the Breakdown.Una raccolta di affreschi neo-realisti del malessere dell'uomo moderno.Dimenticata per anni e riscoperta solo qualche anno fa con la cover di Mad World, realizzata da Gary jules per la colonna sonora di "Donnie Darko".




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8 commenti:

DiamondDog ha detto...

Ho amato alla follia questo disco, comprato all'uscita tra lo scetticismo degli amici.
La tua analisi è perfetta, ma mi permetto di sottolineare che il "corpo" del lavoro sono le ultime 3 canzoni citate.
Quelle che danno uno spessore notevole al pregevole lavoro compositivo da classifica di Orzabal.
Grazie del ricordo.

Overthewall91 ha detto...

Mi fa piacere di averti rimembrato un bel ricordo:).In effetti avrei dovuto soffermarmi di più sulle ultime canzoni, in quanto come hai ben detto, sono quelle che caratterizzano di più l'album.Ma nell'analisi generale mi sono un po' persa e forse mi sono dimenticata di dare il giusto rilievo agli ultimi brani.

Cirano ha detto...

Scusa se rubo lo spazio al commento del post, ma non trovo la tua mail; ho letto il tuo ricordo della morte di Fiegl, ecco un altro pezzo di puzzle della mia adolescenza che scompare, dai Negazione ai Declino, passando anche per i bellissimo romanzo e disco I ragazzi del Mucchio. Scusa il fuori luogo.

Overthewall91 ha detto...

Non ti preoccupare Cirano.Ogni commento è ben accetto.Avrei dovuto fare un post a parte sulla notizia della morte di Fiegl, ma non riuscivo a trovare le parole.Comunque la mia e-mail la trovi in fondo alla pagina:).

Leandro Giovannini ha detto...

un gruppo infamato da molti, ma che ha lasciato un bel ricordo di se. mad world è stata una delle mie ossessioni, la ritrovai anni dopo coverizzata da non ricordo chi. bella anche quella versione, a dimostrazione che con le belle canzoni puoi farci quel che vuoi, sempre belle rimangono.

Overthewall91 ha detto...

Già,Mad World è stata coverizzata da Gary Jules per il film Donnie Darko, come accenno a fine post.La scarsa considerazione di questo gruppo mi rattristaun po', denota un certo snobbismo ignorante imperante.Ed è un peccato, visto i primi due album dei Tears for Fears sono degli ottimi dischi pop.

DiamondDog ha detto...

ma mettici anche il terzo, di ottimi album...."Sowing the seeds of love" pagava un pò troppo dazio ai Beatles psichedelici ma aveva al suo interno molte perle, una su tutte "Woman in chains" con Oleta Adams.

Overthewall91 ha detto...

Il terzo non lo conosco bene, lo ascolterò con attenzione :).Grazie della nota Diamond dog.