sabato 28 luglio 2012

For Against - December




I For Against sono una chimera nel panorama musicale statunitense. La proposta artistica di Jeffrey Runnings (basso, chitarra, voce), Greg Hill (batteria) e Harry Dingman (chitarra) è utopica ed atemporale, sfugge all'epoca e al luogo in cui è stata creata. Negli anni ottanta, negli Stati Uniti i For Against uniscono la tradizione indie pop britannica e la cupezza post-punk delle giornate di pioggia londinesi. Viene da chiedersi se i For Against non abbiano truccato la carta d'identità e non siano davvero di Manchester. Se i Rolling stones negli anni sessanta volevano fare gli americani, i For Against vogliono fare gli inglesi. L'eventualità di scadere nel ridicolo è alle porte, rubare è facile, copiare senza farsi beccare è più difficile. La brutta copia la sa fare chiunque, la redazione della bella copia è dono di pochi. I For Against, cresciuti, a pane, Joy Division e pop britannico, hanno imparato la lezione a menadito. L'apprendimento è solo la prima fase del processo, la più democratica, il secondo passo, il più elitario, è la creazione di un'opera originale, inedita da custodire scrupolosamente come se fosse un segreto. "December" (1988), secondo album per la band di Lincoln (Nebraska), è l'apice compositivo della premiata ditta Runnings, Hill,  Dingman. L'esordio "Echelons" (1987), disco brillante, ma a tratti dispersivo, aveva svelato le carte in tavola,  "December"  le rimescola e crea una somma perfetta tra sensibilità pop e indole dark.

L'anima del disco è da ricercare nella sezione ritmica, nella perfetta intesa tra Jeffrey Runnings e Greg Hill, il basso è il direttore d'orchestra, traccia la direzione sonora da seguire, per tutta la durata di "Stranded in Greenland", "Clandestine High Holy", "Sabres", "The Effect", "The Last Laugh" le linee di basso, in primo piano, sono l'ago della bilancia, l'anello di congiunzione tra follia e razionalità. La passionalità, l'estro creativo sono nei dettagli, nella ricercatezza del profilo finale. Ne risulta un suono d'insieme lineare, privo di formalismi, manierismi e pressappochismi. Il quadro conclusivo delineato dai For Against è un scontro - incontro tra luci chiaro-oscure,  come in un quadro di Caravaggio.




venerdì 13 luglio 2012

Rodan - Rusty


In ambito underground capita spesso che un gruppo si fermi al primo disco e non incida più niente, divenga vittima precoce dell'oblio. I Rodan sono l'eccezione che conferma la regola,  nel 1992 a Louisville Jason Noble e Jeff Mueller, amici di vecchia data e studenti d'arte, insieme a Tara Jane O'Neil e Kevin Coultas, formano i Rodan.
Con "Rusty" (1994), primo ed unico album, entrano a mani basse nella storia della scena alternative rock statunitense. Si muovono abilmente tra tradizione ed innovazione, realizzano un'opera dalle molteplici sfaccettature: ogni angolatura, spigolatura rivela prospettive diverse. Al primo ascolto alcuni canzoni richiamano gli stilemi post-hardcore, in particolar modo "Shiner" e la straniante e dilaniante "The Everyday  World of Bodies". Quest'ultima riprende la struttura canzone post-hardcore e la sviluppa in progressione, la durata del brano, undici minuti circa, risulta inusuale per un brano post-hardcore. Ad eccezione fatta per la già citata "Shiner", la durata media dei brani si aggira su i sette minuti.


Emerge dirompente la volontà di allontanarsi dal primitivismo espressivo hardcore con l'intenzione di conservarne la potenza comunicativa. Il rumorismo da passionale diventa cerebrale, l'efferatezza delle chitarre, fredda e ragionata, è sincopata da urli di sospiro ed intermezzi strumentali dai toni decadenti (Bible Silver Corner). In un primo momento vengono alla mente i concittadini Slint, poi sembra quasi di ascoltare un ipotetico split tra Fugazi, Flipper e Jesus Lizard: un incrocio perfetto tra post-hardcore,  sperimentazione hardcore e graffiante noise-rock . Un sincretismo perfetto. Un equilibrio tra anime sonore diverse ben amalgamato, ma di breve durata. Il gruppo si scioglie  poco dopo, nel 1994. Ma le intuizioni, le idee, i progetti dei  Rodan continuano a vivere in nuovi progetti :  Jeff Mueller forma i June o f 44, Jason Noble i  Rachel's e Tara Jane O'neil entra a far parte dei Retsin.