lunedì 12 settembre 2011

Big Gold Dream:The Fire Engines

Che bello quando si scoprono gruppi come i Fire Engines: fanno muovere il sedere dalla sedia e aprono mondi sonori assurdi, della serie "ma come diavolo hanno fatto?". Non pubblicano dischi su dischi solo per tirare avanti fino alla vecchiaia, si limitano a esprimere il proprio guizzo artistico e levarsi dalle scatole quando non hanno più niente da dire.Ecco, tutti gli artisti dovrebbero seguire questa filosofia di vita, ma ahimè non accade. Siamo "infestati" da band/ cantanti, in odor di dentiera, che continuano a tormentarci con tedianti lagne. I Fire Engines, purtroppo o per fortuna, hanno avuto una breve carriera, sono durati qualche anno, lasciando però un'impronta indelebile in tutti gli appassionati di post-punk.Proprio qualche giorno fa ho letto due interviste, la prima ad Alex Kapranos (Franz Ferdinand), la seconda a Bobby Gillespie (The Jesus & Mary Chain, Primal Scream), entrambi tessono le lodi dei Fire Engines,Gillespie arriva addirittura ad sottolinearne l'importanza vitale per il progetto Scream ed afferma :"Mettiamola così, senza i Fire Engines, i Primal Scream non sarebbero mai esistiti e nemmeno i Jesus & Mary Chain.Tutto quello che riguarda i Fire Engines ci ha ispirato: l'attitudine, l'energia, l'ispidezza e i set di quindici minuti. [...]La grande musica è sempre attuale non importa quando è stata fatta.Penso che Get up and use me sia uno dischi più estremi mai fatti - pura eccitazione e allucinazione, come il grande sesso" ( per leggere l'intervista completa vedi link in fondo alla pagina). Sante parole, che mi sento di condividere, non da musicista, ma da semplice ascoltatrice di musica.
Cavoli, ho passato ore ed ore, pomeriggi di nullafacenza, ad ascoltarmi in repeat  un loro brano, "Lubricate your living room pt.2", per poi passare al loro primo ed unico album "Lubricate your living room" (1980), uscito anche negli Stati Uniti, nel 1981, con il titolo "Aufgelanden und Bereit fur Action und Spass" e l'aggiunta del singolo Meat Whiplash.Come già accennato, i Fire Engines durano il tempo di un disco e qualche singolo, si formano ad Edinburgo nel 1979 dalle ceneri dei Dirty Reds (qui un video): Davey Henderson (chitarra, voce), Graham Main (basso) e Russel Burn (batteria), ossia i Dirty Reds senza il cantante Tam Dean Burn, si uniscono al chitarrista Murray Slade.
Il quartetto prende il nome da una canzone  dei 13th Floor Elevators e debutta nel 1980 con il singolo "Get up and use me" (Codex Communication), seguito dall'album "Lubricate your living room"(Background Music for Action People), comparso in una busta di plastica. Dal disco vengono estratti i due singoli di successo, Big Gold Dream e Candyskin, ma non bastano, sul più bello, nel 1981 l'esperienza Fire Engines giunge al capolinea: Henderson e Burn fondano i Win.Ed è un vero peccato che questa storia sia finita così presto, ci sono storie che vorresti non finissero mai ed altre che non fossero mai iniziate. dei Fire Engines è del primo tipo.Pensi sia impossibile far incontrare il dolce indie pop degli Orange Juice e la follia dei Pop Group, i Fire Engines ti spiazzano, perché ci riescono alla grande.In "Lubricate your living room" coesistono due anime, una dolce e sinuosa, l'altra tenebrosa, oscura, abrasiva.Candyskin, New Thing in Cartons ricordano i Fall di Mark Smith, Get up and use me, dissonante e disturbata non sfigurerebbe su un disco no-wave, per non parlare di Sympathetic Anaesthetic, Plastic Gift, Discord, Lubricate your living room pt. 1 & 2, lunghe cavalcate strumentali, che incuriosiscono e lasciano con il fiato sospeso. Direi che sono proprio l'imprevidibilità e la non banalità le caratteristiche principali, nonché elementi portanti ed essenziali delle composizioni dei Fi.Tutti i componenti, chitarrista, bassista e batterista, suonano come un vero gruppo, uniti e compatti, ne deriva un suono fluido e leggiadro, in cui è facile, ma anche estremamente piacevole perdersi tra geniali divagazioni e ordinaria pazzia.Mi raccomando non prendete impegni per il weekend, concedetevi "Lubricate your living room", una libera fuoriuscita dalle regole del pentagramma.






Discografia
Album:
Lubricate your living room(1981)
Singoli:
Get up and use me (1980)

Big gold dream(1981)
Candyskin / Meat Whiplash (1981)
Compilation:
Aufgelanden und Bereit fur Action und Spass (1981)
Indie City 1- Various Artists (1988)
Fond (1992)
Codex Teenage Premonition (2005)
D-I-Y: Do It Yourself - The Rise of the Independent Music Industry After Punk (2007)
Hungry Beat (2007)
Messthetics #105: D.I.Y. 77-81 Scotland I (2008)



Rough Trade Shops: Counter Culture 07 (2008)


Per Maggiori Informazioni:
qui - articolo sui Fire Engines  in pdf 

Lubricate your living room

2 commenti:

face ha detto...

band interessante come al solito non la conosco...finiranno mai gli ani 80? ma quante band c' erano!ma....

Overthewall91 ha detto...

dagli anni 80 non si esce vivi (cit.)