Siamo tutti figli dello stesso Dio? O qualcuno è figlio di un Dio di minore? Non è un discorso teologico, sto solo vaneggiando,stufa di sentire le solite frasi: sulla questione"musica in italia: "Se fossero nati in Inghilterra, se avessero un cugino americano,se non avessero paura dell'aereo ecc...". Sia chiaro, non metto in dubbio che un gruppo rock emergente italiano debba affrontare innumerevoli difficoltà, indubbiamente parte svantaggiato, però sono semplicemente annoiata dai soliti,banali,qualunquisti paragoni con la scena inglese o americana.Io stessa considero la Gran Bretagna, patria indiscussa dei più disparati generi musicali (punk, new wave, heavy-metal, shoegaze), ma non tutte le band britanniche sono ahimè dono della divina provvidenza, ogni ora si formano tanti (le dita delle mani e dei piedi messe insieme non bastano) gruppi indie snob-fighetti, "facebookizzati", inutili, assetati, affamati di soldi, donne, successo, droga ,alcol" Sex,drugs and ...". Ordunque disprezzo la sordità cronica di chi afferma ciecamente l'inferiorità della musica italiana. Rimango, come dire, attonita.
Piccolo aneddoto illuminante "La grande truffa del rock'n'roll": Nel 1971 I capsicum red, beat band italiana, viene presentata come straniera. Inevitabilmente il loro primo 45 giri "Ocean" ottiene grande successo. Alcune riviste dell'epoca millantano addirittura che sia nei primi posti delle classifiche britanniche. Mi raccomando controllate le "etichette" e diffidate delle imitazioni.
Nessun commento:
Posta un commento