venerdì 5 novembre 2010

Squirrel bait : Young people do it better
















A metà degli anni ottanta a Louisville, nel Kentucky, un gruppo di adolescenti annoiati trascorre le giornate a suonare nel garage di casa,una storia come tante, penserete. Tutti ci siamo divertiti a suonare con gli amici nello scantinato o in qualunque altro buco lontano dai pareri indiscreti di vicini ficcanaso. Nel primo ep degli squirret bait  la noia giovanile lascia spazio a un’energia speciale, inedita, la voglia di gridare al mondo i propri sentimenti come a voler dire "noi siamo qua,e voi cosa state aspettando?". La rabbia hardcore punk si scontra con la riflessione pop,non solo urlare, ma riflettere. Una riflessione pop, non melodica, il cantato è  urlato, i riff sgraziati. L’ira delle chitarre è contenuta da brevi pause, rallentamenti. La velocità dell’hardcore, è  alle spalle, si comincia a parlare di post-hardcore. Ogni nota musicale ha una sua evoluzione, la musica non può essere sempre la stessa. In questa rivoluzione sonora gli Squirrel bait per fortuna sono stati in buona compagnia, insieme ad Hüsker Dü e Replacements.


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