domenica 8 aprile 2012

Live Report : Meat Puppets live alla Flog, 7.4.2012

Quasi per caso mi ritrovo ieri sera al concerto dei Meat Puppets alla Flog. L'evento è stato poco pubblicizzato, non ho visto un manifesto in tutta Firenze, un vero peccato. Il concerto dei Meat Puppets è una sorta di sogno a occhi aperti, i fratelli Kirkwood, Cris e Curt hanno attraversato indenni tre decadi, gli anni ottanta, gli anni novanta e gli anni zero. Ed il motivo di questa eterna gioventù è intuibile fin dai primi minuti. I due fratelli dimostrano sul palco una sprizzante vivacità come se il tempo si fosse fermato al 1982, anno di uscita di "Meat Puppets II", disco riproposto nella sua interezza durante la serata.
In quasi due ore di concerto la percezione è di assistere a un viaggio con alla guida, in grande spolvero, Curt Kirkwood e la sua chitarra. Il fratello Cris al basso e Shandon Sahm alla batteria, quasi ad occhi chiusi, seguono la direzione sonora tracciata da Curt, nasce un'alchimia speciale. Curt è il capocannoniere della squadra, si diverte nel bel gioco, non in solitaria, i compagni di squadra, ricevuta la palla al balzo, fantasticano con lui. Shandon Sahm alla batteria, non perde un colpo e il fratello Cris palleggia che è un piacere. Fuor di metafora, i Meat Puppets in sede live divertono e fanno divertire, coniugando insieme diversi mood sonori: principalmente, lo spirito punk degli esordi e la vena country dal retrogusto bucolico. L'ascoltatore è confuso e felice, ballate come "Aurora Borealis" e "I'm a mindless idiot" acquistano in ruvidezza e potenza, "Climbing" e "The whistling song", country songs scanzonate, in ritmo. Il punk è sempre dietro l'angolo, le sfuriate di Curt Kirkwood, cavallo impazzito, catalizzano l'attenzione delle prime file: indomito Curt cavalca sul palco ed è più volte sul punto di fare stage-diving. Il concerto è quanto di più lontano da una semplice riproposizione di "Meat Puppets II", i vari brani eseguiti assumono una propria unicità data dalla capacità di improvvisare di tutta la band, particolarmente forte è l'intesa tra Curt e il batterista Shandon Sahm. L'abilità nel dare un tocco speciale a canzoni suonate chissà quante volte è il miglior biglietto da visita che ci possa essere per un gruppo. La differenza essenziale tra un disco e un'esibizione live è l'imprevisto, Curt Kirkwood non si sa mai dove voglia ad andare a parare, per sua stessa ammissione, non segue alla lettera la tracklist di "Meat Puppets II", alterna i brani del disco a i classici della band e alcune covers (Sloop John B, Hey baby que paso), è un piacere osservare la sua faccia ed immaginare a cosa stia pensando. A fine concerto si torna a casa a malincuore, ma soddisfatti.









6 commenti:

face ha detto...

che dire ....invecchiare con classe!!!

Overthewall91 ha detto...

Già, o meglio non invecchiare affatto.

Enri1968 ha detto...

Accidenti averlo saputo ... grazie per il post!

Overthewall91 ha detto...

Di niente :).

Anonimo ha detto...

non ho parole per descrivere cosa è stato quel concerto... "catalizzano l'attenzione delle prime file" puoi dirlo forte, con tutto il casino che ho fatto! Curt è... (meglio che mi contenga)
Grazie per il post!

Overthewall91 ha detto...

Grazie a te :). Spero di aver reso bene l'atmosfera del concerto.