Inretrospect
Dischi a confronto
Duran Duran(1981,Emi)
The Party is over(1982,Emi)
Nel 1981 il punk è un miraggio del passato, la festa è finita. Per le strade deserte, desolate i coriandoli ci ricordano tristemente che il carnevale è finito. Niente più sarà come prima. Addio ai monti, fiumi, laghi, ops ho sbagliato incipit, volevo dire, addio alla strafottenza, sfacciataggine dei Sex pistols, all’inesperienza cialtrona sanguinolenta dei Germs, alla violenza sonora dei Chelsea. Dalle ceneri del punk nascono la new wave, il synth pop e il tanto bistrattato movimento new romantic. Mentre gli Echo and the bunnymen pubblicano Heaven up Here(1981) , uno dei dischi simbolo della new wave,tra atmosfere sognanti e trasognanti, immaginifiche, esce presso la major EMI l’album esordio dei Duran Duran, band paladina incontrastata dei new romantics alla moda, elegantemente vestiti e con la "chioma" in ordine (“some new romantic looking for the tv sound” motto contenuto nel primo singolo “Planet earth”) e odiata acerrimamente dagli anti-paninari, i genitori, i fratelli minori/maggiori, i darkettoni anni ottanta e dai Carabinieri italiani,costretti a fare gli straordinari. Il tour britannico della band è aperto dai Talk talk,compagni di casa discografica, ma non solo. I Talk talk condividono con i Duran Duran lo stesso produttore ,Colin Thurston(Duran Duran, The party is over). Nel disco di debutto dei Talk talk, The party is over, non mancano echi duraniani, suoni sintetici, inevitabile strizzata di occhiolino al suono elettro-sincopato eurythmicsiano(“Another world”), rimandi al pop da classifica (“Today”,”Talk talk”), deliziose ballate malinconiche dal retro gusto dolce-amaro(“Mirror man”, “Have you heard the news”,”Candy”).E’ superficiale considerare, come spesso ho letto, la band di Mark hollis(fase synth pop 1982-) un copia mal riuscita del gruppo di Birmingham o ancora peggio un gruppo modaiolo alla ricerca di melodie dance-new wave da discoteca. Il feeling danzereccio è tipicamente duraniano, in “Duran duran” il motivetto pop ballabile easy-listening è sempre dietro l’angolo(“Girls on film”,”Is There Something I Should Know?”,”Anyone out there”,”Careless memories”), bussa alla porta quando meno te l’aspetti, ti sorprende e ti fa muovere il piedino. This is pop o quasi. Non aspettatevi il surf pop dei Beach boys, ma semplici melodie orecchiabili. In più c’è qualche sperimentazione all’insegna del japan sound di David Sylvian (“Night boat”,”Tel Aviv”).
Have you heard the news? da "The party is over"
Night boat da "Duran Duran"