lunedì 27 dicembre 2010

Psychedelic lollipop



Benvenuti nella macchina del tempo. Accomodatevi . In omaggio un leccalecca molto “psichedelico”.
"Psychedelic Lollipop", viaggio nello scervellato garage-rock sixties, è il debutto discografico datato 1966 del combo newyorkese Blues Magoos, di stanza fissa al Nite Owl Cafè. 
Precursori della psichedelia (per la prima volta sulla copertina di un disco compare il termine “psychedelic”) e famosi per le suits elettriche on stage, in sala di registrazione i Blues Magoos non appendono certamente gli strumenti al chiodo. Appena appoggiata la puntina sul vinile del loro disco d’esordio, scatta la scintilla. I Blues magoos tranquillizzano prontamente, è solo l’inizio, ”We ain’t got nothin’ yet’”, non abbiamo ottenuto ancora niente (ma si sa che chi comincia, è già a metà dell’opera). 
Senza perdersi d’animo, si destreggiano ardentemente, sfacciatamente, energicamente nella palude dei riverberi sonori, tra brani inediti e covers, seppur proiettati al futuro, è inevitabile svolgere uno sguardo al passato, omaggiando la vecchia tradizione americana con rifacimenti a dir poco, sconvolgenti, deliranti di grandi classici ("Tobacco Road", "I'll Go Crazy", "Worried Life Blues", "She's Coming Home"). 
Composizioni dalla forza dirompente, grintose, ritmate, disturbate da distorsioni di chitarre infuocate e dannatamente rumorose, a tratti lisergiche e allucinogene, ma con una forte componente melodica e orecchiabile (presente nelle ballads ”Queen of my nights”, ”Love seems doomed”, ”Sometimes I think about”), delicatamente rafforzata dalle tastiere intermittenti, sognanti e sporcata dalle chitarre garage-blues . 
La dolce armonia leggiadra, spensierata, quasi fanciullesca delle liriche, avvolta e influenzata dal conturbante, incantevole , ammaliante impeto sonoro chitarristico, degenera in jam rompicapo, infernali, devastanti, piacevolmente insopportabili .
Leggermente frastornati, ma felici, ritorniamo a casa, pronti per una nuova avventura elettrica e elettrizzante .
Recensione pubblicata anche su Debaser

Nessun commento: