I For Against sono una chimera nel panorama musicale statunitense. La proposta artistica di Jeffrey Runnings (basso, chitarra, voce), Greg Hill (batteria) e Harry Dingman (chitarra) è utopica ed atemporale, sfugge all'epoca e al luogo in cui è stata creata. Negli anni ottanta, negli Stati Uniti i For Against uniscono la tradizione indie pop britannica e la cupezza post-punk delle giornate di pioggia londinesi. Viene da chiedersi se i For Against non abbiano truccato la carta d'identità e non siano davvero di Manchester. Se i Rolling stones negli anni sessanta volevano fare gli americani, i For Against vogliono fare gli inglesi. L'eventualità di scadere nel ridicolo è alle porte, rubare è facile, copiare senza farsi beccare è più difficile. La brutta copia la sa fare chiunque, la redazione della bella copia è dono di pochi. I For Against, cresciuti, a pane, Joy Division e pop britannico, hanno imparato la lezione a menadito. L'apprendimento è solo la prima fase del processo, la più democratica, il secondo passo, il più elitario, è la creazione di un'opera originale, inedita da custodire scrupolosamente come se fosse un segreto. "December" (1988), secondo album per la band di Lincoln (Nebraska), è l'apice compositivo della premiata ditta Runnings, Hill, Dingman. L'esordio "Echelons" (1987), disco brillante, ma a tratti dispersivo, aveva svelato le carte in tavola, "December" le rimescola e crea una somma perfetta tra sensibilità pop e indole dark.
L'anima del disco è da ricercare nella sezione ritmica, nella perfetta intesa tra Jeffrey Runnings e Greg Hill, il basso è il direttore d'orchestra, traccia la direzione sonora da seguire, per tutta la durata di "Stranded in Greenland", "Clandestine High Holy", "Sabres", "The Effect", "The Last Laugh" le linee di basso, in primo piano, sono l'ago della bilancia, l'anello di congiunzione tra follia e razionalità. La passionalità, l'estro creativo sono nei dettagli, nella ricercatezza del profilo finale. Ne risulta un suono d'insieme lineare, privo di formalismi, manierismi e pressappochismi. Il quadro conclusivo delineato dai For Against è un scontro - incontro tra luci chiaro-oscure, come in un quadro di Caravaggio.
In ambito underground capita
spesso che un gruppo si fermi al primo disco e non incida più niente, divenga
vittima precoce dell'oblio. I Rodan sono l'eccezione che conferma la
regola, nel 1992 a Louisville Jason
Noble e Jeff Mueller, amici di vecchia data e studenti d'arte, insieme a Tara
Jane O'Neil e Kevin Coultas, formano i Rodan.
Con "Rusty" (1994),
primo ed unico album, entrano a mani basse nella storia della scena alternative
rock statunitense. Si muovono abilmente tra tradizione ed innovazione,
realizzano un'opera dalle molteplici sfaccettature: ogni angolatura,
spigolatura rivela prospettive diverse. Al primo ascolto alcuni canzoni
richiamano gli stilemi post-hardcore, in particolar modo "Shiner" e
la straniante e dilaniante "The Everyday
World of Bodies". Quest'ultima riprende la struttura canzone
post-hardcore e la sviluppa in progressione, la durata del brano, undici minuti
circa, risulta inusuale per un brano post-hardcore. Ad eccezione fatta per la
già citata "Shiner", la durata media dei brani si aggira su i sette
minuti.
Emerge dirompente la volontà di
allontanarsi dal primitivismo espressivo hardcore con l'intenzione di
conservarne la potenza comunicativa. Il rumorismo da passionale diventa
cerebrale, l'efferatezza delle chitarre, fredda e ragionata, è sincopata da
urli di sospiro ed intermezzi strumentali dai toni decadenti (Bible Silver
Corner). In un primo momento vengono alla mente i concittadini Slint, poi
sembra quasi di ascoltare un ipotetico split tra Fugazi, Flipper e Jesus
Lizard: un incrocio perfetto tra post-hardcore,
sperimentazione hardcore e graffiante noise-rock . Un sincretismo
perfetto. Un equilibrio tra anime sonore diverse ben amalgamato, ma di breve
durata. Il gruppo si scioglie poco dopo,
nel 1994. Ma le intuizioni, le idee, i progetti dei Rodan continuano a vivere in nuovi progetti
: Jeff Mueller forma i June o f 44,
Jason Noble i Rachel's e Tara Jane
O'neil entra a far parte dei Retsin.